28 Nov 2022

Industria del vino: come monitorare in linea l’ossigeno gassoso nello spazio di testa delle bottiglie di vino

Industria del vino: come monitorare in linea l’ossigeno gassoso nello spazio di testa delle bottiglie di vino [1] - Antares Vision Group

La presenza di ossigeno nello spazio di testa delle bottiglie di vino tappate è spesso causa di conseguenze negative perché provoca fenomeni di ossidazione e variazione delle caratteristiche organolettiche del prodotto.

COME E QUANDO VERIFICARE LA PRESENZA DI OSSIGENO NELLO SPAZIO DI TESTA:

In particolare, si verifica la variazione dell’aroma e l’imbrunimento e la modificazione del colore come conseguenza dell’ossidazione dei fenoli. Il contenuto totale di ossigeno all’interno di una bottiglia viene definito TPO (Total Package Oxygen). Corrisponde alla somma dell’ossigeno disciolto nel vino (Dissolved Oxygen-DO) e di quello presente in fase gassosa nel volume dello spazio di testa tra il tappo ed il livello del vino (Head Space Oxygen-HSO). TPO = DO + HSO.

Verificare la quantità di ossigeno nello spazio di testa della bottiglia (HSO) subito dopo la tappatura è quindi fondamentale perché l’ossigeno gassoso presente nello spazio di testa inizia progressivamente a dissolversi nel vino e, questo processo di dissoluzione, continuerà durante tutta la fase di post-imbottigliamento andando ad incidere notevolmente sulla shelf-life anche di quei vini che presentavano valori di partenza di DO molto bassi.

GESTIONE DELL’OSSIGENO NELLA FASE CRUCIALE DELL’IMBOTTIGLIAMENTO

Un arricchimento in ossigeno non desiderato nella fase di imbottigliamento porta a problemi e difetti di ossidazione del vino sui quali non è più possibile intervenire andando ad influire direttamente sulla shelf life delle bottiglie. I sistemi di inertizzazione in linea (ad es. lavaggio con azoto, sottovuoto, ecc) vengono utilizzati per eliminare e/o ridurre la presenza di ossigeno gassoso nello spazio di testa. L’utilizzo di gas inerti (N2, Argon e CO2) non è però garanzia di una corretta gestione dell’ossigeno disciolto o gassoso se non viene monitorato periodicamente il funzionamento delle attrezzature di inertizzazione. Andare quindi a monitorare la concentrazione dell’ossigeno subito dopo la fase di tappaura diventa indispensabile per avere la garanzia che tutto il processo di imbottigliamento stia funzionando correttamente.

INNOVATIVO SISTEMA IN LINEA PER IL MONITORAGGIO IN LINEA DELLA CONCENTRAZIONE DELL’OSSIGENO

Antars Vision Group Beverage, attraverso la tecnologia di FT System, ha sviluppato un innovativo sistema per il controllo in linea della concentrazione di ossigeno che permette al produttore di controllare il 100% della produzione. L’ispezione viene effettuata alla velocità di linea, subito dopo il tappatore, e permette di controllare l’aumento nella concentrazione dell’ossigeno nello spazio di testa, rispetto allo standard, dovuto a carenze di funzionamento dei sistemi di inertizzazione durante il riempimento e la tappatura. Un monitoraggio continuo sul processo produttivo che facilità un intervento immediato nel caso di inefficienze evitando l’imbottigliamento difettoso di grandi quantità di vino che ne influenzano la qualità.

CONTROLLO NON DISTRUTTIVO BASATO SULLA SPETTROSCOPIA LASER

Un raggio laser, posizionato alla corretta altezza sulla linea di produzione, attraversa la bottiglia nello spazio di testa. La soluzione sfrutta una specifica proprietà fisica di alcune molecole allo stato gassoso di assorbire la luce solo per specifiche e definite lunghezze d’onda. Questo consente di ottenere misurazioni di concentrazione dell’ossigeno, ma anche di pressione parziale e totale, molto rapide e accurate all’interno di contenitori chiusi.

VANTAGGI PER IL MERCATO

Scoprire in tempo reale l’incremento dell’ossigeno gassoso nello spazio di testa della bottiglia durante la produzione è un controllo indispensabile per poter garantire la shelf life delle bottiglie. Con il PCS 700 IoT è possibile ottenere questo risultato prevenendo così l’immissione sul mercato di bottiglie con caratteristiche organolettiche e aroma che cambierà nel tempo per i fenomeni di ossidazione dovuti all’ossigeno gassoso.

“Il grande cambiamento che il PCS 700 IoT è in grado di portare nei controlli qualità nel vino è legato alla possibilità di monitorare in linea la concentrazione di ossigeno gassoso, subito dopo il tappatore, evitando così di produrre migliaia di bottiglie con difetti di imbottigliamento che pregiudicano la qualità del vino – dichiara Gionatan Gualazzini, business development manager wine e Spirits di Antares Vision Group Beverage – Effettuare il controllo dell’ossigeno a campione sul prodotto finito e accorgersi in quella fase di qualche malfunzionamento dei sistemi di inertizzazione è davvero troppo tardi. Migliaia di bottiglie saranno già state prodotte con la consapevolezza che la shelf life del vino è compromessa. Grazie a questa innovativa ispezione è possibile garantire la qualità del vino, proteggere il proprio brand e prevenire inefficienze del processo di imbottigliamento”.