12 Dec 2022
#Beverage

BRAND PROTECTION E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE NEL SETTORE VINICOLO

BRAND PROTECTION E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE NEL SETTORE VINICOLO

Brand protection: perché è importante per l’industria e come sfruttare la propria supply chain per rafforzarla il più possibile, riducendo la contraffazione

Nell’industria del vino, la forza del marchio è fondamentale per avere successo. Sia che si tratti di un’azienda con anni di storia alle spalle, sia che si tratti di un’azienda appena arrivata sul mercato, il marchio è uno degli asset più preziosi. Il brand racconta la storia del vino, dalla terra e dalle viti fino alla bottiglia che arriva sulla tavola del consumatore. È il punto di connessione tra azienda, partner e consumatori finali. Permette di distinguersi dalla concorrenza, è l’identità dell’azienda.

Quando si tratta di vino — e alcolici in generale – la brand protection è purtroppo costantemente messa in pericolo. Qui ci focalizziamo su uno dei problemi più grandi: i prodotti contraffatti e falsi.

CONTRAFFATTI E FALSI

I prodotti contraffatti e falsi sono un problema di vecchia data. I contraffattori sono soliti falsificare tutto ciò che per un marchio può essere considerato elemento distintivo e punto di forza nella realizzazione di profitti. Per i produttori di vino, questi includono origineannatavarietàmiscela e storia dell’azienda.

Anche i furti sono parte del problema della contraffazione. Questi possono verificarsi negli impianti di produzione e stoccaggio lungo tutta la catena di approvvigionamento. Succede dunque che “vini danneggiati” riescono a raggiungere consumatori del tutto ignari. Questi vini potrebbero essere stati conservati a una temperatura sbagliata o, banalmente, avere l’etichetta strappata o il tappo difettoso. Può essere anche che vino di bassa o scadente qualità venga imbottigliato in bottiglie di pregio.

La storia del famigerato Rudy Kurniawan è probabilmente l’esempio più spettacolare di vino falsificato, tuttavia il problema vero sta nella realtà quotidiana. Ecco alcuni casi:

  • Tra il dicembre del 2020 e il giugno del 2021, la polizia europea ha sequestrato circa 1,7 milioni di litri di bevande alcoliche durante una serie di irruzioni e indagini.
  • Nel 2022, un negoziante in Inghilterra è stato multato per oltre 4.000 sterline per essere stato trovato con 142 bottiglie di falso Yellow Tail sui suoi scaffali. (Il vino contraffatto aveva meno del 12% di alcol, mentre il vero Yellow Tail ha il 13,5% di alcol. Questo è un altro esempio di come il vino contraffatto è adulterato.)
  • Nel 2020 nell’operazione “Bad Tuscan” sono state sequestrate 200 bottiglie contraffatte del prestigioso (e costoso) vino Bolgheri Sassicaia. Rivelando la natura internazionale della contraffazione, gli investigatori hanno affermato che il vino falso era originario della Sicilia, le bottiglie provenivano dalla Turchia e le etichette e le scatole di legno erano di fattura bulgara. Le annate 2010 e 2015, celebrate dalla critica italiana e internazionale, sono state le più “gettonate” tra i falsi.
  • Nel 2011, centinaia di bottiglie di falso vino Jacob’s Creek sono state sequestrate nel Regno Unito.

Nel complesso, si può affermare che il 20% del vino venduto in tutto il mondo è falso. Inoltre, l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha stimato che le contraffazioni costino all’industria circa 3 miliardi di dollari all’anno e riducano le vendite di vini e liquori originali del 6,6%. I falsi provocano anche la perdita di posti di lavoro e la diminuzione delle entrate fiscali.

COSA È POSSIBILE FARE?

Il successo e la reputazione di un marchio dipendono da quanta importanza viene attribuita all’interno dell’azienda alla brand protection: essere in grado di autenticare ogni ingrediente e ogni bottiglia, monitorarne e dimostrarne la provenienza e le condizioni di conservazione, avere una visione profonda e in tempo reale di ogni fase del processo produttivo, di dove erano, sono e saranno i prodotti, disporre di dati granulari per poter rispondere a ogni possibile richiesta e dimostrare ai clienti e consumatori che il vino è autentico. Non essere in grado di effettuare questo tipo di controllo rende l’azienda vulnerabile e a rischio contraffazione.

La buona notizia è che la serializzazione della catena di approvvigionamento, il monitoraggio in tempo reale e la tracciabilità aiutano a mitigare queste debolezze raccogliendo informazioni in tempo reale per un’efficace protezione del marchio. Tra i benefici:

  • Il rafforzamento del marchio con i dati provenienti dalla catena di approvvigionamento e la protezione con la creazione di identità digitali univoche
  • La creazione della storia del prodotto con informazioni dettagliate sulla provenienza
  • Il monitoraggio in tempo reale 24 ore su 24, 7 giorni su 7 di ogni attività
  • La generazione di fiducia nei consumatori e la protezione del marchio tramite tramite suggerimenti e idee provenienti da quest’ultimi
  • Lo sfruttamento di tecnologia IoT per eliminare le zone d’ombra
  • Il mantenimento della proprietà della catena di approvvigionamento
  • La protezione dei partner commerciali e dei consumatori

L’ecosistema integrato di tecnologie di Antares Vision Group lavora per migliorare e proteggere praticamente ogni aspetto del processo di vinificazione, dalla coltivazione e raccolta dell’uva all’imbottigliamento passando dalla distribuzione. Questo crea un sistema completamente tracciabile e trasparente che consente di proteggere il brand con i dati di una catena di approvvigionamento completamente digitalizzata. È possibile contrastare i rischi di cui abbiamo parlato da qualsiasi posto e indipendentemente dalla destinazione dei prodotti.